Roma, 17 giu. (Adnkronos) - "Non ci sarà un testo separato". E' quanto assicurano fonti di maggioranza in merito ai rumors su un testo per lo stop dell'invio di armi all'Ucraina che sarebbe in preparazione a palazzo Madama da parte di alcuni senatori contiani. Oggi il ministro Luigi Di Maio è tornato all'attacco su potenziali 'scarti' da parte di frange del M5S: "Una parte di M5s vuole inserire nella risoluzione frasi e parole che disallineano l'Italia dalla Nato e dall'Ue, ma noi non siamo un paese neutrale”.
L'eventualità di un testo separato sembra uscire dall'orizzonte, ma sul nodo armi la mediazione durerà per tutto il week end. Oggi c'è stata una nuova riunione maggioranza-governo sulla risoluzione per le comunicazioni del premier Mario Draghi, la prossima settimana in Parlamento, in vista del Consiglio Ue. Nell'incontro sono stati affrontati tutti i punti all'odg, tranne quello delle armi rinviato a lunedì, alla vigilia delle comunicazioni di Draghi fissate per martedì al Senato e mercoledì alla Camera.
Sulla questione armi "faremo il punto lunedì. Continueremo il confronto nel fine settimana. Qualcuno certamente tenterà forzature ma la mia impressione - spiega all'Adnkronos un esponente della maggioranza che oggi ha partecipato alla riunione con il governo - è che Conte voglia trovare un accordo. Ci sono le condizioni per una mediazione virtuosa, mettiamola cosi". Nella riunione di oggi intanto sono stati affrontati vari temi all'odg del Consiglio europeo: allargamento Ue e in particolare dell'avvio del percorso di adesione dell'Ucraina, quindi riforma del patto di stabilità, strumenti fiscali comuni, energia e riforma dei trattati. "Per il momento stiamo procedendo in modo uniforme, speriamo di proseguire così".
2024-11-06 03:23:01