Milano, 18 giu. (Adnkronos) - “Oggi abbiamo deciso di presentare l'ultimo report dell'Osservatorio del Terziario di ManagerItalia, condotto in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che mette in luce il gap di crescita in termini di valore aggiunto prodotto del comparto italiano rispetto agli altri Paesi europei. Il problema più grande che vive il terziario è legato, a mio avviso, all'attrattività”. Lo ha detto Mario Mantovani, presidente di ManagerItalia, in occasione della 98esima Assemblea Nazionale dell'organizzazione di riferimento dei manager e delle alte professionalità del settore terziario, alla quale hanno partecipato 250 delegati in rappresentanza degli oltre 39.000 associati.
“A determinare questa situazione - ha chiarito il presidente di ManagerItalia - sono in gran parte i gap retributivi che l'Italia presenta rispetto agli altri partner-competitor europei. Gli stipendi bassi rappresentano infatti uno scoglio importante per i giovani formati e competenti che entrano nel mondo del lavoro. L'Italia è il solo Paese dell'Unione europea in cui i salari sono diminuiti dal 1990 ad oggi, quando in ogni altra Nazione dell'Ue sono cresciuti. Al tempo stesso - ha aggiunto Mantovani - sarebbe importante incentivare i giovani italiani a continuare il percorso formativo e, in particolare, a studiare materie Stem o riguardanti l'Ia e l'analisi dei Big Data, driver dell'innovazione e fondamentali per i ‘lavori del futuro'”.
Proseguendo la riflessione sulla situazione del Terziario in Italia, Mantovani ha dichiarato: “Si tratta purtroppo di un circolo vizioso: la scarsa attrattività delle imprese del terziario italiane è strettamente legata alla minor produttività del comparto rispetto alla media europea e il gap produttivo impedisce l'aumento dei salari. Per migliorare la produttività e stimolare la crescita occorrono incentivi e riconoscimenti del da parte delle istituzioni nei confronti di un settore che rappresenta il 73% del Pil italiano”.
“Ad incidere sulla fotografia del settore anche l'assetto demografico del Pese - spiega il presidente di Manageritalia - Un calo così marcato della natalità, come quello che sta vivendo l'Italia, è certamente preoccupante, ma al tempo stesso, l'analisi demografica rende possibile prevedere le esigenze future in termini di welfare e di servizi. Per promuovere la natalità ritengo sia indispensabile garantire continuità ai sussidi che lo Stato offre a chi sceglie di avere figli e di supportare la demografia italiana, cosa che purtroppo ad oggi non accade”.
“Per crescere, la parola chiave è lavoro - conclude Mantovani - e lavoro di qualità, che non significa solamente lavoro ben remunerato ma anche una policy adeguata e sostenibile. Occorrono scelte coerenti e durature nel tempo, nonostante l'alternarsi delle diverse parti politiche”.
2024-11-06 00:08:11