Roma, 27 mag. (Adnkronos Salute) - Stop agli integratori alimentari 'fuorilegge' perché contenenti piante "non impiegabili negli integratori stessi". A descrivere il fenomeno, richiamando "le amministrazioni e gli operatori economici" al rispetto delle "regole e delle norme comportamentali da osservare al fine di salvaguardare la salute dei cittadini", è una circolare della Direzione generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione del ministero della Salute. " In particolare - si legge nel documento - si fa riferimento agli impieghi di estratti/preparazioni di piante sempre più concentrati o titolati in principi attivi, che spesso non sono impiegabili negli integratori stessi, ma che, nonostante questo, sono stati riscontrati durante le attività di controllo" del ministero "e per i quali è stato imposto il divieto alla commercializzazione".
La circolare - sul tema 'Indicazioni sull'uso delle piante e delle loro parti negli integratori alimentari per garantire la sicurezza dei cittadini' - intende dunque "richiamare alcuni principi che vanno attentamente seguiti dagli attori coinvolti in tutte le fasi che portano alla commercializzazione di integratori alimentari". Un documento, si sottolinea, fa "seguito alle precedenti comunicazioni sul medesimo argomento", ed è emanato "al fine di chiarire possibili dubbi interpretativi rispetto alla concreta applicazione della normativa in materia".
La circolare ministeriale "in primo luogo, ribadisce la responsabilità, in carico agli operatori del settore alimentare (Osa), di garantire la sicurezza degli alimenti che immettono in commercio. Ciò comporta, tra i vari aspetti da considerare - si legge nel documento - la necessità di scegliere ingredienti impiegabili sulla base delle norme vigenti, formulare integratori alimentari costituiti da combinazioni di ingredienti che risultino sicure sulla base dei dati scientifici disponibili, monitorando eventuali eventi avversi degli integratori per poter prontamente mettere in atto tutte le misure precauzionali necessarie per garantire la tutela della salute".
Dopo aver ricordato in sintesi le regole relative all'impiego di piante, loro parti o estratti per formulare integratori, nella circolare si ricorda che "l'integratore alimentare, a prescindere dalla composizione, deve sempre rispondere ai requisiti della normativa specifica nonché a tutte le disposizioni normative applicabili a tutela della sicurezza alimentare (in riferimento a criteri chimici, fisici e microbiologici, ad esempio residui di prodotti fitosanitari, contaminanti, additivi, eccetera), nonché alle disposizioni generali relative all'etichettatura e alla pubblicità dei prodotti".
"Come per le altre tipologie di integratori", gli operatori del settore alimentare sono tenuti "a monitorare la sicurezza dei prodotti con piante fabbricati e immessi sul mercato, sulla base dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche", dettaglia ancora la circolare. "A tale riguardo, è tenuto, con urgenza, a comunicare al ministero della Salute (Direzione generale Igiene, Sicurezza alimenti e Nutrizione - Ufficio 4) eventuali nuovi dati a sua conoscenza su effetti collaterali o inattesi della pianta/piante impiegate nei propri prodotti, rendendo noti anche a tutti le iniziative adottate per garantire la tutela della sicurezza dei cittadini", avverte il dicastero.
2024-11-08 00:59:48