(Adnkronos) - L'inchiesta della procura di Milano parte da lontano e indaga chi come Giani approfitta delle fragilità psichiche prima della Barbieri e fin dal 2018 riesce a farsi nominare quale esecutore testamentario (con emolumento previsto di 100mila euro), quindi a ottenere altro denaro e potere tramite quote di società immobiliari. Uno schema che avrebbe ripetuto nei confronti di Patrizia Reggiani, anche lei vittima di una fragilità psichica, sottoposta ad amministrazione di sostegno e "persona riconosciuta come facilmente influenzabile".
Una circonvenzione di incapace che condivide, nonostante l'iniziale diffidenza, con Loredana Canò ex compagna di cella della vedova Gucci che riesce a rubarle gioielli, a farla da 'padrona' nella villa in pieno centro a Milano e a convincere la sua vittima della necessità di fare la "guerra" alle figlie Alessandra e Allegra. Il suo appare come un ruolo da 'coordinatrice' di un raggiro milionario. A inizio 2019, secondo la procura, induce la Reggiani a chiedere la sostituzione del proprio amministratore di sostegno con Daniele Pizzi (indagato), nell'estate dello stesso anno, insieme a Pizzi, fa assumere a Chiesa (Marco, il broker che gestiva i conti della Reggiani, anche lui indagato, ndr) la gestione del patrimonio della Reggiani e il 29 aprile 2020 la vittima firma una polizza vita con premio unico di 6,6 milioni di euro, e indica come beneficiari in caso di morte Loredana Canò al 34%, Maria Angela Stimoli al 33% e Marco Riva al 33% (prestanomi di alcune società che incassano i fondi dell'eredità, anche loro indagati, ndr.)". Somma che per la procura vede come "veri destinatari" Chiesa e Pizzi.
Chiesa, Pizzi e Canò sono accusati anche di induzione indebita. "Abusando della loro qualità di amministratori di sostegno di Pizzi, relativa a Patrizia Reggiani, si fanno nel luglio 2020 "consegnare in contanti la somma di 15 mila euro e inducevano i legali rappresentanti della rete televisiva Discovery+ a pagare in nero il compenso per l'intervista a Reggiani".
2024-11-07 10:48:24