Roma, 18 giu. (Adnkronos) - Il segretario del Pd, Enrico Letta, e il leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, interpellati da Il Foglio spiegano perché, dopo la chiusura dei rubinetti del gas da parte della Russia, l'embargo del gas russo non può essere un tabù.
“Andare nella direzione di un embargo del gas russo - dice Enrico Letta al Foglio - non può essere un tabù e chiudere i rubinetti del gas russo permetterebbe al nostro paese di togliere risorse alla Russia, di fare i conti con la realtà, di accelerare la transizione, di non farci trovare impreparati nel caso in cui i russi dovessero trascinarci per loro volontà in un disastro economico”.
La posizione di Giorgia Meloni, raccolta dal Foglio, è invece questa: “L'embargo del gas è in assoluto sul piano del conflitto l'arma più efficace di cui dispone la comunità internazionale per fermare il conflitto. Ma quando sei in guerra devi trovare armi che colpiscano i tuoi avversari più di quanto rischino di colpire te stesso. Quindi il punto non è gas sì gas no, ma quali siano gli strumenti di compensazione per le nazioni colpite dall'eventuale no al gas. Se non si parte da questo è impossibile risolvere il dilemma”.
Anche Adolfo Urso, senatore di Fratelli d'Italia, presidente del Copasir, sul punto la pensa come il suo leader, aggiungendo, sempre parlando con il Foglio, un elemento in più: “L'embargo del gas è in assoluto sul piano del conflitto la cosa più efficace che noi possiamo fare. Efficace perché interrompe il finanziamento alla guerra, ovviamente occorre attrezzarsi accelerando lo stoccaggio, realizzando il prize cup, e la diversificazione delle fonti. Negli Stati Uniti, dove sono stato in questi giorni, abbiamo fatto presente le nostre necessità, sia per quanto riguarda l'aumento della produzione di gas americano, fondamentale per compensare prima possibile il gas russo, sia per ciò che riguarda le misure compensative necessarie per ripartire in modo equo il costo delle sanzioni”.
2024-11-06 00:22:16