Como, 1 giu. - (Adnkronos) - Prosegue incessante l'impegno della Guardia di Finanza di Como, volto alla tutela della collettività e della legalità economico-finanziaria nonché alla prevenzione e repressione delle violazioni in materia di lavoro sommerso. Le Fiamme Gialle lariane, nei giorni scorsi, hanno scoperto 17 lavoratori impiegati in nero e 2 lavoratori irregolari.
I Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco hanno scoperto, in tre pizzerie, una nel comune di Villa Guardia (Como) e due nel comune di Olgiate Comasco, due italiani, due pachistani, uno egiziano e uno albanese intenti a prestare la propria opera in nero. Mentre, in un bar ad Appiano Gentile (Como), hanno trovato altri due lavoratori italiani e uno rumeno in nero. Infine, in una gelateria sempre a Villa Guardia, è stato scoperto un ulteriore lavoratore italiano in nero.
Inoltre, i Finanzieri della Compagnia di Erba, nell'erbese, hanno scoperto, in una pizzeria, in un ristorante e in un bar nei comuni di Cabiate, Mariano Comense e Cantù, 4 lavoratori in nero, 3 italiani e uno venezuelano nonché ulteriori 2 lavoratori irregolari italiani. Nei confronti del esercizio marianese, è stata richiesta la sospensione dell'attività in quanto, nel giorno dell'intervento, i lavoratori in nero accertati superavano la soglia del 10% della totalità dei lavoratori impiegati. Un altro lavoratore in nero è stato scoperto intento a prestare la sua opera in un salone da parrucchiere nel comune di Erba (Como).
Nel contempo, i Finanzieri del Gruppo Como, accedendo presso un ristorante in Como, hanno scoperto un altro lavoratore in nero italiano e altri due in un bar, sempre a Como. Nei confronti di quest'ultimo esercizio commerciale, è stata richiesta la sospensione dell'attività.
L'attività delle Fiamme Gialle s'inquadra, in particolare, in due dei principali obiettivi perseguiti dal Corpo: arginare la diffusione dell'illegalità e dell'abusivismo nel sistema economico, a tutela delle imprese e dei professionisti che operano nella piena e completa osservanza della legge e tutelare proprio la parte più debole in un rapporto di lavoro, ovvero i lavoratori. Questi ultimi, infatti, lavorando in nero o in maniera irregolare, non vedono riconosciuta alcuna copertura previdenziale e assicurativa, con gravissime conseguenze sia sulle legittime aspettative di maturazione dei requisiti pensionistici, sia sulle garanzie in tema di infortuni sul lavoro.
2024-11-06 23:46:08