Breaking News >> News >> BorsaInside


Nuovi ristori per le imprese nel decreto Sostegni ter. Ecco a chi andranno i primi contributi a fondo perduto


Link [2022-01-25 17:34:31]



Per il 2022 il governo di Mario Draghi ha già programmato di introdurre nuovi aiuti per le imprese maggiormente danneggiate da chiusure e restrizioni imposte in chiave anti contagio. Le nuove misure a sostegno delle imprese italiane saranno inserite nel nuovo decreto Sostegni, che prevede contributi a fondo perduto divisi in due tranche. Le prime realtà a ricevere gli aiuti del terzo decreto Sostegni saranno quelle che operano nel settore dell'intrattenimento, a cominciare dalle discoteche. Le altre imprese cui sarà data priorità nell'erogazione di aiuti economici sono poi tutte quelle del settore turistico e le imprese dello sport. Per i primi aiuti da introdurre il governo prevede di stanziare 1,5 miliardi di euro, ma per la seconda tranche si dovrà ricorrere ad un nuovo scostamento di bilancio, il che significa che i tempi finiranno per allungarsi. A fornire alcuni dettagli circa l'impostazione del nuovo decreto è stato nei giorni scorsi lo stesso ministro del Lavoro Andrea Orlando, il quale ha fatto sapere che nonostante il dibattito sia ancora in corso è chiaro che l'intervento riguarderà solo le categorie più danneggiate da misure restrittive e chiusure. I nuovi contributi a fondo perduto saranno divisi in due tranche La Ragioneria di Stato dovrebbe essere in grado di mettere a disposizione del governo 1,5 miliardi di euro per intervenire coi primi contributi a fondo perduto per aiutare le imprese maggiormente danneggiate dalla gestione dell'emergenza Covid attraverso chiusure e restrizioni. Si tratta di una cifra del tutto insufficiente a coprire tutti gli interventi che sarebbe in realtà necessario introdurre per aiutare le imprese in crisi, motivo per cui si rende necessario intervenire prima di tutto in favore di quelle più pesantemente danneggiate. Il governo ha quindi deciso di dividere i beneficiari degli aiuti in tre gruppi: discoteche e sale da ballo imprese del settore turismo imprese dello sport Per il primo gruppo sono previsti non solo contributi a fondo perduto ma anche altre due misure quali stop al pagamento dei contributi e taglio delle tasse. Parliamo di discoteche e sale da ballo che, come sappiamo, sono state costrette a chiudere almeno fino al 31 gennaio 2022. Sempre nel primo gruppo troviamo cinema e teatri, le cui attività sono pesantemente danneggiate per via di due fattori: il primo riguarda i limiti alla capienza imposti nelle sale, mentre il secondo è legato alla paura di contagiarsi che induce molte persone ad evitare i luoghi più affollati per ridurre al minimo il rischio di contagio. Nel secondo gruppo invece troviamo le imprese che operano nel settore turistico, come le agenzie di viaggio ed i tour operator, che si trovano da mesi a fare i conti con un drastico calo del turismo. In questo caso non dimentichiamo che l'Italia è al momento l'unico Paese d'Europa in cui occorre essere vaccinati per salire su un mezzo di trasporto pubblico, e questo rappresenta una limitazione molto pesante per chiunque intenda visitare il nostro Paese, senza contare che occorre aver ricevuto il vaccino anche per accedere a bar e ristoranti, e a partire dal 1° febbraio anche per negozi e uffici pubblici. Nel terzo gruppo troviamo infine le imprese dello sport. Qui però il quadro complessivo risente anche dei rincari sul costo dell'energia, motivo per cui il governo sta lavorando per introdurre un fondo ad hoc tra i 300 e i 400 milioni di euro che dovrebbero andare a sostegno dei costi energetici di palazzetti dello sport, stadi e piscine, luoghi che comunque si trovano a fare i conti con la capienza limitata imposta coi vari decreti Covid. In cosa consistono gli aiuti previsti con il nuovo decreto Sostegni Di quali siano le misure cui il governo di Mario Draghi sta pensando per sostenere economicamente le imprese appartenenti ai tre gruppi di cui sopra ha parlato in una intervista a Il Messaggero la sottosegretaria all'Economia Alessandra Sartori. "C'è uno spazio certo di un miliardo, al netto della questione caro-bollette" ha detto la sottosegretaria del Tesoro "ma credo che alla fine sarà di più". Gli aiuti previsti per questa prima tranche comunque si divideranno tra contributi a fondo perduto e aiuti forfettari. Per le imprese del settore sportivo si pensa di stanziare circa 270 milioni di euro, e con queste risorse si potrebbero coprire anche le spese sanitarie, tamponi e non solo, per una spesa di circa 50 milioni. In ogni caso per accedere agli aiuti si dovrebbe restare al di sotto del tetto dei 100 milioni di euro di fatturato, escludendo quindi i grandi club di serie A.



Most Read

2024-09-20 19:52:59