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Il FMI abbassa le stime di crescita economica globale per il 2022


Link [2022-01-26 01:51:53]



Il Fondo Monetario Internazionale ha ridotto le sue previsioni di crescita globale per quest'anno, considerato che l'aumento dei casi di Covid-19, le interruzioni della catena di approvvigionamento e l'inflazione più alta stanno ostacolando la ripresa economica. Nel suo dossier, il FMI ha affermato di attendersi che il Prodotto interno lordo globale si riduca dal 5,9% nel 2021 al 4,4% nel 2022 - con il dato di quest'anno inferiore di mezzo punto percentuale rispetto a quanto stimato in precedenza. Gli Stati Uniti dovrebbero crescere del 4,0% nel 2022, 1,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni precedenti, dato che la Federal Reserve si sta muovendo per ritirare il suo stimolo monetario. L'outlook aggiornato ha anche rimosso il pacchetto di politica fiscale Build Back Better, firmato dal presidente Biden, dalla sua proiezione di base, dopo la mancata approvazione della legge originale. La Cina, nel frattempo, dovrebbe crescere del 4,8% quest'anno, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto alle stime precedenti, a causa delle interruzioni causate dalla sua politica zero-Covid, così come il "previsto stress finanziario" tra i suoi sviluppatori immobiliari. Generalmente, il FMI ha detto che l'inflazione più alta è destinata a persistere più a lungo di quanto previsto in precedenza, ma ha aggiunto che dovrebbe diminuire più tardi quest'anno, "con gli squilibri tra domanda e offerta che dovrebbero diminuire nel 2022”. Guardando un po' più in avanti, il dossier ha aggiornato la sua previsione di crescita del 2023 di 0,2 punti percentuali al 3,8%. Tuttavia, ha avvertito che la stima ha precluso l'emergere di una nuova variante di Covid, e ha detto che qualsiasi ripresa dipenderebbe da un equo accesso globale ai vaccini e all'assistenza sanitaria. "La previsione è subordinata al fatto che gli esiti negativi per la salute diminuiscano a livelli bassi nella maggior parte dei paesi entro la fine del 2022, assumendo che i tassi di vaccinazione migliorino in tutto il mondo e che le terapie diventino più efficaci", ha poi concluso l’istituto.



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