Una nuova sottovariante di Omicron è stata rilevata nel Regno Unito. Ribattezzata variante XE, è stata finora rilevata in 637 pazienti a livello nazionale, secondo le ultime statistiche dell'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, che ha detto che attualmente non ci sono prove sufficienti per trarre conclusioni sulla sua trasmissibilità o gravità. XE contiene un mix del ceppo omicron BA.1, precedentemente altamente infettivo, emerso alla fine del 2021, e la più recente variante "stealth" BA.2, attualmente la variante dominante del Regno Unito. La variante è quel che può essere ribattezzata come "ricombinante", ovvero un tipo di variante che può verificarsi quando un individuo viene infettato con due o più varianti allo stesso tempo, con conseguente miscelazione del loro materiale genetico all'interno del corpo di un paziente. Si tenga conto che tali ricombinazioni non sono rare, essendosi verificate diverse volte durante la pandemia di coronavirus. I dati sulla gravità della nuova variante e la capacità di eludere i vaccini non sono ancora chiari, anche se le prime stime suggeriscono che potrebbe essere più trasmissibile dei ceppi precedenti. I dati dell'UKHSA mostrano che XE ha un tasso di crescita del 9,8% superiore a quello di BA.2, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha finora messo questa cifra al 10%. Le autorità sanitarie hanno detto che stanno continuando a monitorare la situazione. "Questo particolare ricombinante, XE, ha mostrato un tasso di crescita variabile e non possiamo ancora confermare se ha un vero vantaggio di crescita. Finora non ci sono abbastanza prove per trarre conclusioni sulla trasmissibilità, la gravità o l'efficacia del vaccino", ha detto il consulente medico capo della UKHSA, il professor Susan Hopkins. Il primo caso confermato di XE in Gran Bretagna ha una data campione del 19 gennaio di quest'anno, suggerendo che potrebbe essere stato in circolazione nella popolazione per diversi mesi. È stato anche rilevato oltre il Regno Unito in Thailandia. Bisogna altresì comprendere se questa variante sial a responsabile di un nuovo aumento delle infezioni, considerato che la variante XE attualmente rappresenta meno dell'1% dei casi totali di Covid che sono stati sottoposti a sequenziamento genomico.