Nell'ultima sessione di marzo, il prezzo dell'oro registra un ribasso dello 0,2 per cento a quota 1924 dollari l'oncia. Come si può vedere dal grafico in basso, la quotazione oro è lontana dai livelli raggiunti nelle prime settimane di conflitto ma resta comunque su valori molto alti. Il calo che sta avvenendo oggi si va ad aggiungere a quello di ieri ma non incatta quello che, considerando anche il calendario, è oramai un dato di fatto inoppugnabile: il prezzo dell'oro ha messo a segno nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2022 il miglior trimestre degli ultimi 6! Non è necessaria la sfera di cristallo per comprendere che questo record è frutto delle tensioni geopolitiche internazionali. Gli invesitori comprano oro perchè hanno timore per gli effetti della guerra in atto soprattutto in relazione a quelle che possono essere le ricadute economiche. Dal punto di vista operativo il leggero ritracciamento che il prezzo del gold sta evidenziando nelle ultime sessioni di marzo, può essere sfruttato per entrare sull'asset ossia per comprare a prezzi più bassi rispetto a quelli di poche settimane fa. Una strategia di questo tipo si basa su un presupposto non derogabile: il ritorno ad un trend di crescita nelle prossime settimane. Nel caso specifico del gold, la cronaca degli ultime settimane dimostrato che un rialzo ci puo essere solo se i fattori di tensione (non solo guerra in Ucraina ma anche andamento dell'inflazione) sono destinati a proseguire. Proprio perchè l'attuazione di una strategia simile non è semplice, consigliamo ai nostri lettori di fare prima pratica con un conto demo gratuito per poi passare ad un investimenti in soldi veri solo quando si raggiunge una certa preparazione. L'account dimostrativo può essere attivato con il broker eToro (qui il sito ufficiale). Impara a fare CFD trading sul prezzo dell'oro con la demo eToro>>>clicca qui, è gratis Comprare oro adesso? Focus sulla guerra in Ucraina Inutile dire che, tra i tanti catalizzatori, quello a più alto impatto sui prezzi dell'oro è la guerra in Ucraina. Mentre proseguono le ostilità sul campo, ieri ci sono state alcune importanti novità. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiatato che è pronto ad un nuovo incontro personale con il presidente russo Vladimir Putin ma solo se la Russia dovesse aprire ad una de-escalation del conflitto militare in Ucraina. Kate Bedingfield, direttrice delle Comunicazioni alla Casa Bianca ha affermato che la riduzione dell'attività militare deve essere significativa. Un aggettivo che, a conti fatti, non si discosta poi tanto da quel "drastico" usato recentemente dalla delegazione russa nel vertice di Istanbul con i rappresentanti ucraini, per definire il proprio impegno a ridurre gli attacchi. La Bedingfield nel suo intervento ha poi aggiunto di non avere intenzione di stabilire alcuna precondizione per una conversazione tra il presidente Biden e il presidente Putin, "se non per dire che siamo stati molto chiari e il presidente Biden è stato molto chiaro che ci deve essere una tangibile de-escalation dalla Russia e un chiaro impegno alla diplomazia".