Scende oggi il sipario sul primo trimestre 2022 di Piazza Affari. Il bilancio di questi primi tre mesi di contrattazioni può essere riassunto con una sola parola: volatilità. In un contesto caratterizzato da una crescita dirompente dell'inflazione a cui si è poi aggiunta la gravissima crisi geopolitica in atto tra occidente e Russia, il Ftse Mib ha registrato oscillazioni di prezzo anche molto forti. Tutto questo è destinato a proseguire anche nel secondo trimestre oppure ci sarà un cambio di rotta? Inevitabile evidenziare che dalla risposta a questa domanda derivano quelle che saranno le strategie operative del prossimo futuro. Questo articolo nasce proprio con l'obiettivo di aiutare i trader a capire come investire in borsa nel prossimo trimestre. Prima di scendere nel dettaglio dell'analisi ricordiamo che oggi, grazie a strumenti derivati come i CFD, tutti possono investire in borsa direttamente dal proprio pc o smartphone. Per operare è però fondamentale scegliere un broker autorizzato come ad esempio eToro, la piattaforma di social trading che mette a disposizione dei suoi clienti il conto demo gratuito da 100 mila euro per imparare a fare pratica senza correre il rischi di perdere soldi veri. Impara a fare trading CFD sugli indici di borsa con la demo eToro>>>clicca qui per averla, è gratis Investire in borsa nel secondo trimestre 2022: lo scenario di fondo Per investire in borsa è necessario individuare i comparti che potrebbero godere di maggior appeal. Ciò però può essere fatto solo dopo aver fatto il punto sulle quelle che sono le variabili più importanti. Ci sono anzittutto le scelte di politica monetaria da parte delle banche centrali. La FED nella riunione di marzo ha efettuato un primo rialzo dei tassi (scontato) e adesso gli investitori si interrogano su quelle che saranno le mosse dei prossimi board. La Federal Reserve aumenterà ancora il costo del denaro nel secondo trimestre 2022? Se fino a poco più di un mese fa, c'era un sostanziale accordo tra gli analisti sulle mosse della banca centrale Usa, con lo scoppio della guerra in Ucraina è tutto meno sicuro. La FED ma anche la BCE si muovono strette tra due fuochi: l'andamento dell'inflazione e il rischio recessione. Una cosa è certa: se le banche centrali (e questo discorso riguarda soprattutto la BCC) dovessero intervenire a supporto della domanda, ciò avrebbe conseguenze negative sull'inflazione che già oggi, a causa del boom dell'energia, è in forte aumento. Come hanno giustamente messo in risalto alcuni analisti, un'inflazione così alta inizia ad essere un problema per la crescita poichè impatta sui margini delle aziende. Questo è un problema già oggi e potrebbero esserlo ancora di più domani. Altro elemento che definisce il contesto del secondo trimestre 2022 è il possibile ritorno degli investimenti nella difesa. Una scelta inevitabile che, lato economico, porto poco beneficio visto che il moltiplicatore generato dalle spese per la difesa è basso. Dove investire in borsa nel secondo trimestre 2022? Dopo aver definito le coordinate di riferimento, vediamo adesso quali sono i settori caldi da tenere d'occhio. A Piazza Affari i comparti da tenere d'occhio sono essenzialmente due: azioni legate all'indipendenza energetica azioni legate alla difesa militare Le prime potrebbero crescere sfruttando la sempre più impellente necessità dei paesi europei di diventare più autonomi rispetto al gas russo. I sottosettori che avrebbero i benefici maggiori sarebbero quello delle energie rinnovabili, efficienza energetica ma anche riduzione delle emissioni. Su Borsa Italiana ci sono molte quotate attive in questi ambiti. Verifica quali di questi titoli sono disponibili su eToro (qui il sito ufficiale del broker) e sfrutta subito l'opportunità di fare trading online sulle azioni a zero commissioni. Per quello che riguarda il secondo ambito, invece, il pensiero va a quotate come ad esempio Leonardo. Il colosso della Difesa già nelle scorse settimane ha beneficiato tantissimo della crescente tensione internazionale. Nel corso dell'ultimo mese i prezzi di Leonardo sono cresciuti di ben il 30 per cento. Se la tensione dovesse proseguire e se ci dovesse davvero essere un rialzo delle spese per la difesa, il trend di Leonardo portebbe proseguire anche nel secondo trimestre 2022.